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Villa Romana di San Biagio
Indirizzo : Via Nazionale, 3
Provincia : Messina Comune : Terme Vigliatore
La villa di Castroreale - S. Biagio, oggi comune di Terme Vigliatore, riportata alla luce negli anni cinquanta, � tra gli esempi pi� interessanti di villa di lusso suburbana.
Costruita alla fine del II o inizi del I sec.a.C. in un sito abitato gi� dall'et� ellenistica (III-II sec.a.C.), sub� almeno due restauri o risistemazioni nella prima et� imperiale (met� del I sec.d.C; II sec.d.C.), come indicano le modifiche apportate soprattutto al settore termale.
La presenza, tra i materiali rinvenuti di ceramiche tarde e gli ambienti costruiti con materiali di risulta, recentemente affiorati con gli scavi condotti nel settore est (in prossimit� dell'attuale accesso all'area archeologica), portano ad ipotizzare una continuit� di frequentazione del sito fino ad epoca tardoantica.
La parte residenziale, in luce per poco meno della met�, si sviluppa, come di consueto, ai lati di un grande peristilio di m.17 di lato, provvisto, su ciascun lato, di otto colonne realizzate in cotto, rivestite di stucco, che oggi appaiono collegate da bassi setti murari.
Al centro del lato meridionale si apriva l'ampio tablinum (sala di ricevimento), con un prospetto a due colonne e parete di fondo articolata con nicchia, probabilmente destinata a contenere una statua. Notevole � in questa sala di rappresentanza il pavimento in opus sectile (formelle esagonali in marmo) e mosaico, databile intorno al II sec.d.C.
Dal tablinum si poteva accedere direttamente a tre stanze private, pavimentate con mosaici in bianco e nero.
Nel settore ovest, tra il peristilio e le terme, sono stati riportati alla luce altri locali di soggiorno, alcuni dei quali mosaicati.
Nell'angolo sud-ovest, ad un livello un po� pi� elevato del settore residenziale, si trovavano gli impianti termale, che come di consueto comprendevano spogliatoi (apodyteria) e vani per il bagno freddo (frigidarium) e caldo (tepidarium e calidarium). Questo settore, nel I sec.d.C. caratterizzato da un piccolo bagno, (vedi planimetria, nn.19,20,21,22), fu ampliato nel II sec.d.C., con una serie di nuovi ambienti pi� ampi e confortevoli, specialmente per le necessit� del bagno caldo.
Il nuovo calidarium ebbe infatti ben due vasche, una entro nicchia, l'altra rettangolatre
Tra gli ambienti realizzati nell'ultima fase, corrispondente all'et� traianea-adrianea, si segnala il frigidarium con mosaico in banco e nero con scena di pesca, opera, probabilmente di un mosaicista italico.
fonte: sito regionale beni culturali